I
I primordi
Le leggende fanno risalire la nascita
degli elfi all’alba del mondo, quando Beltaine, con le proprie lacrime,
diede vita ai suoi figli prediletti. Secoli, millenni prima dell’avvento
di qualsiasi altra razza, gli elfi popolavano in pace e armonia le foreste
dell’Hildoriath.
La società elfica era inizialmente strutturata in tante piccole Casate,
corrispondenti approssimativamente ad una o due Dinastie famigliari. Ma con
il lento e tuttavia inesorabile moltiplicarsi dei figli di Beltaine, la situazione
era destinata a cambiare. Alcune Casate si unirono tra loro, altre rimasero
prive di discendenza e si persero nel tempo.
La tradizione narra di tre grandi stirpi di elfi, che si imposero per importanza
su tutte le altre, tre Casate che con i secoli andarono acquistando autonomia
e peculiarità proprie. I nomi con i quali venivano chiamate erano e
sono “Quenya”, “Sindar” e “Drow”. A guidare
la ormai numerosa comunità elfica vi erano un Re ed una Regina. La
loro autorità era riconosciuta per volontà divina e rispettata
da tutti gli elfi. Quanti siano stati i Re e le Regine che si succedettero
sul trono dell’Hildoriath non è noto, e i nomi degli appartenenti
alla gloriosa stirpe dei Re furono poi dimenticati.
Il governo della comunità era costituito da un Consiglio di Anziani,
cui partecipavano i rappresentanti delle Tre Casate, e che era presieduto
dal Re e dalla Regina. La vita degli elfi era serena e senza preoccupazioni.
Un intero continente, l’Hildoriath, era a loro disposizione, e non vi
era pericolo o nemico che potesse minacciarli. Così, in pacifico isolamento
e imperturbabile armonia trascorsero i primi lunghi millenni.